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LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare
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Messaggio LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Visto che le aflatossine sono pericolose e, sembra, anche mortali sia per i cdp che per i citelli, mi sembra importante aprire un topic dedicato in cui riunire le varie notizie e gli interventi attualmente dispersi in diversi topic, dove hanno poca visibilità.
Comincio io con delle considerazioni generali forniteci da Gena Seaberg, un'esperta consulente USA su cani della prateria, in occasione del tumore epatico benigno diagnosticato a Cocco, cdp di Amalia82. Il referto dell'esame istologico parlava appunto di tumore da esposizione ad aflatossine:
 
Le aflatossine vengono metabolizzate dal fegato e pertanto le cisti epatiche possono essere il risultato a lungo termine dell’esposizione ad esse. Questo è possibile e non è neanche raro, data la temperatura, l'umidità e le condizioni del vostro clima, se si paragonano a quelli della prateria americana. L'Italia nel suo complesso è molto più umida di quello che i cani della prateria normalmente sperimentano nella prateria degli Stati Uniti. Lì anche quando nevica il clima in generale è molto più secco ed i cdp non sono esposti a condizioni ambientali che possono produrre facilmente le muffe; queste sono molto inusuali per i cdp e per la prateria e possono rivelarsi mortali. Anche i migliori proprietari di cdp possono avere questo problema nel vostro paese ed è importante che siate consapevoli che l'umidità è un fattore importante per la salute a lungo termine di un cane della prateria. Sono molto compiaciuta del fatto che molti proprietari in Italia hanno spazi all'aperto con terra dove i cdp possono scavare, fare esercizio fisico e divertirsi; tutto ciò è molto importante per la loro qualità di vita. Però col tempo il terreno si impregna delle loro urine, la vegetazione può marcire, e l'umidità può causare il degrado del suolo e far crescere le muffe, se il terreno non viene sostituito di routine con nuovo pulito. Anche in climi più asciutti qui negli Stati Uniti consiglio la sostituzione del suolo ogni 6 mesi per evitare la crescita di muffe. Alcune persone accendono deumidificatori tutto il giorno per contribuire ad eliminare l'umidità, ma questo non sarà di aiuto nelle gallerie sotterranee che non possono asciugarsi e che potrebbero essere contaminate da rifiuti. Così, mentre da una parte è bello che ci siano questi habitat per loro, dall’altra bisogna  impegnarsi per la manutenzione e la conservazione nel tempo. La maggior parte delle persone non può sostituire il terreno abbastanza frequentemente; in tal caso è importante assicurarsi che non ci sia sporcizia e vegetazione in decomposizione, soprattutto se c’è caldo sufficiente per lo sviluppo delle muffe.
La conservazione errata degli alimenti è spesso un’altra causa del problema. Il cibo deve essere conservato sollevato da terra in contenitori aereati, tenuti molto secchi e lontani dall’umidità per impedire la crescita della muffa. In questo caso potrebbe trattarsi di Aspergillus, che è mortale per i cani della prateria. Talvolta fieno, erbe o cereali se lasciati troppo a lungo si deteriorano e potrebbero cominciare a crescere le muffe. Altre volte le muffe potrebbero provenire da cibo contaminato alla fonte. Ci sono stati rari casi di ditte che hanno avuto casi di crescita di muffa nei loro prodotti all’origine e gli animali che li hanno mangiati si sono ammalati gravemente o sono addirittura morti.
E' difficile individuare le muffe in fieni ed erbe, quindi se il cibo comincia ad apparire deteriorato eliminatelo immediatamente.
Le gabbie e in generale gli habitat devono essere tenuti molto asciutti, gli alimenti devono essere rimossi e sostituiti ogni giorno con altri freschi poichè lasciarli per più giorni aumenta la probabilità di crescita di muffa, soprattutto se si vive in un ambiente più umido rispetto alla prateria americana.
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Intervento in data odierna di Teabubu, dal topic: Teino sta male!
  
E' vero che il problema resta aperto, ma si possono trarre alcune conclusioni:

1- il latte commerciale e i prodotti per l'alimentazione umana sono rigorosamente controllati al'intero della UE, gli alimenti ad uso animale vengono controllati  solo se commercialmente prodotti e destinati ad animali "da reddito", cioè da carne o latte da destinare ala alimentazione umana. Sfuggono pertanto a controllo di legge gli alimenti prodotti in via non commerciale (contadini, "biologico") e quelli destinati alla alimentazione degli animali di affezione (cioè i nostri cdp e citelli).

2- la sensibilità alle aflatossine è varia nelle specie sia per dose tossica (DL50) che per tossicità cronica. Allo stato attuale sui cdp e citelli mancano elementi di ricerca solidi.

3- nei casi esaminati da parte nostra, esiste un sospetto generico, ma non una indagine probativa tossicologica.


Sarebbe possibile vedere come AICDP se supportare una ricerca in tal senso presso una Università, ma attenzione: questo comporterebbe dare dosi certe di aflatossine a degli animali-cavia e poi esaminarli, essendo altri sistemi troppo onerosi per essere disponibili in veterinaria. E per questo ...


Non avendo pertanto la possibiltà di un giudizio scientifcamente certo, consiglierei alcuni atteggiamenti cautelativi:
- acquistare preferenzialmente cibo da produttori referenziati da associazioni come la nostra
- in alternativa preferire cibo da produttori possibilmente grandi e internazonali. I volumi di produzione sono tali da rendere estremamente dannosa una eventule pubblicità negativa dovuta a casi di morte accertata e documentata, per cui tali ditte per esperienza si dotano di stringenti criteri di controllo qualità interni.
- preferire acquisti da negozi a grande commercio e turnover, per ridurre la probabilità di trovarsi con alimenti scaduti
- controllare i sacchetti e scartare tutto al minimo sospetto di alterazione organolettica che potrebbe essere un indicatore di pericolo
  




____________
Guido e Cristina con il perenne ricordo della ineguagliabile Tea, mamma di 6 piccoli, e il bravissimo Bubu, Lilly il piccolo terremoto cro-cro, il mordace Sansone, la piccola Ketty, figlia di Tea, Lucilla, detta "Cilla", arrivata dalla Sardegna ed Ulisse, nipotino di Lilly e Sansone, arrivato dalla Sicilia!
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Intervento di Maggie del 16 dicembre 2009, dal topic: Teino sta male!
  

Di seguito metto la risposta del mio Vet. Carlo che comunque ci fa tanti complimenti per il riconoscimento alle Asl e per la collaborazione per il mangime!


"Eccomi qua!
Discorso di sensibilità alle aflatossine (oltre 300) nei vari animali: mi ricordavo che la trota fosse la più sensibile in assoluto ma stando ai dati trovati per rispondere, sembra che il coniglio (erbivoro monogastrico, come i CdP e i citelli) sia la specie più sensibile (DL50 0.3 mg/Kg come tossicità acuta). L'aflatossina maggiormente chiamata in causa è la B1, con attività epatotossica.
L'argomento è amplissimo , oggetto di corsi di studio all'università e di ricerche con grossi fondi stanziati, dato il fatto che si tratta di tossici subdoli, ad effetto principalmente cronico e direi ubiquitari (ad esempio molti, molti formaggi presentano elevate quantità di aflatossine sulla crosta, anche ben oltre 1 cm all'interno...ma qui si toccano importanti lobbies economiche e si entra in argomenti che non sono di mia competenza. Mi faccio vettore di ciò che sentii a tempo debito. Rimando la palla a chi fa di ciò una professione).

L'ipotesi di aflatossine era appunto un'ipotesi. Non ho elementi per renderla una diagnosi di certezza ma non la escludo assolutamente, nè la metto tra le ipotesi più bizzarre. Poi tutto può essere. Dico solo che la gran parte delle derrate umane sono contaminate, nonostante dispendiosi controlli e severe misure restrittive. Chi controlla la qualità dei cibi destinati ai conigli da compagnia, ai criceti, ai CdP, ai citelli??? Perchè buttare derrate contaminate quando le posso rivendere a prezzi molto superiori (controllate quanto costano le pannocchie secche per conigli (!!!) che vendono al supermercato...stimatene il prezzo al chilo e controllate quanto costa la farina di mais ad uso umano al Kg (peraltro già lavorata, e quindi più costosa)). Non ho elementi per affermare che ciò avvenga, sia chiaro! Ma mi sembra un'ipotesi plausibile per un grossista di granaglie che cerca di ammortizzare un danno economico ingente. E poi la legge non glielo impedisce, per cui... Considerando poi che spesso gli animali a cui vengono destinati questi alimenti hanno un'aspettativa di vita modesta (vuoi per natura, vuoi per malgestione), gli effetti cronici non fanno quasi mai in tempo a manifestarsi. Se però la contaminazione è abbondante, allora potrei assistere a fenomeni di tossicosi acuta!

Vi allego qua sotto una manciata di articoli ed articoletti che possono interessarvi. Alcuni sono leggeri e divulgativi, altri sono più seri (sono degli abstracts...per l'articolo completo bisogna pagare) e provengono da banche dati mediche (PubMed). I parametri di ricerca da me impostati concernono conigli e roditori, dato che nè sui cdp nè sui citelli ho trovato nulla. La fisiologia e l'etologia è simile, ma ovviamente sono sempre specie differenti. E' anche vero che i conigli non si portano il cibo sotto terra...ma ci sono articoli interessanti su criceti, topi e ratti (mooolto resistenti) (fanno scorte) con evidente tossicità.
Vuole essere giusto uno spunto di riflessione e ovviamente sarebbe interessante approfondire la questione...ma con che soldi? Chi finanzia le ricerche? Piccola nota polemica, sorry.

C'è anche un capitolo sull' Harcort-Brown, Textbook of rabbit medicine dove affronta le micotossicosi.


Articolo base sulle micotossine e sulla loro origine (in campo e durante lo stoccaggio), modalità di trasferimento agli alimenti di origine animale ed effetti tossici. Scritto dall'istituto zooprofilattico dell'Umbia e delle Marche.

http://www.izsum.it/servizionline/arretrati/numero_18/micot.html

Articolo discorsivo sulla tossicità delle micotossine

http://209.85.135.132/search?q=cach...t&ct=clnk&gl=it

Articoli vari di PubMed, breve cernita

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...um&ordinalpos=1

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...um&ordinalpos=8

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...m&ordinalpos=20

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...um&ordinalpos=4

Ciao, buona giornata
Carlo"
  




____________
Sara
MAGGIE  FIO  TEO
_____CIPPA & ISY_____
********************
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Intervento di Maggie del 2 dicembre 2009, nel topic: "Teino sta male!   

Finalmente è arrivato il referto dell'autopsia che vi metto in allegato. Resta la tristezza perchè il Piccolo Teo non c'è più però sono definitivamente svaniti i sensi di colpa e comunque non si poteva fare un granchè in quelle condizioni.

Per chi come me non capisce i termini medici cerco di riportare più fedelmente possibile la spiegazione che mi ha dato il vet:

Descrizione:
Gli organi sono nella norma tranne un'atrofia al cuore che però può essere la conseguenza della malattia principale.
Il fegato è fortemente alterato, presenta epatite ed ha molti accumuli di grasso e tessuti morti che abbassano di molto la capacità di fare da filtro.
Presenta molta bile che probabilmente si è sparsa nel corpo (spero di non dire una cavolata ma mi sembra di avere capito così) e che poi l'ha fatto diventare itterico.
Tutto questo è stato complicato dal fatto che non mangiando o comunque essendo in queste condizioni il cervello impartisce al corpo di accedere agli accumuli di grasso che dovrebbero andare nel fegato per essere trasformati in zuccheri che servono per far vivere il cervello. Logicamente avendo già il fegato in condizioni critiche questo si è "intasato" ancora di più, il cervello non recependo questi zuccheri continua a buttare grassi al fegato con la conseguenza di problemi neurologici per la mancanza di zuccheri e il decesso per la completa mancanza della funzione del fegato.

Commento:
I problemi al fegato erano cronici e suppongono causati dall'ingerimento di cibo contaminato da aflatossine (tossine cancerogene che possono causare tumori o altri problemi). In pratica il  decesso fulminante è causato dalla presenza di troppi grassi nel fegato.

Questa tossina si trova o nel mangime mal tenuto oppure direttamente nei raccolti sui campi, è prodotta da una muffa che attacca le colture, quindi assolutamente non prevedibile. Sarebbero da eliminare tutti quegli alimenti secchi e rancidi che vengono venduti sugli scaffali, tipo semi di girasole (non so quali altri perchè il vet mi ha menzionato solo quelli). Per intenderci tutta quella roba secca che non ha scadenza, i nostri mangimi sono secchi ma hanno una percentuale di umidità quindi una data di scadenza da rispettare. Se invece questa muffa è presente già nel raccolto è imprevedibile.
Sapendo delle abitudini di Teo il vet mi ha confermato che il fatto che dormisse 4 gioni senza nè mangiare nè defecare poteva essere un sintomo da approfondire, sottolineo poteva, non doveva, non voglio colpevolizzare nessuno.
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Intervento di Amalia82 del 15 ottobre 2009, nel topic: Massa Tumorale Al Fegato Di Cocco   

GRANDISSIMA NOTIZIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!               Il dott. Melillo mi ha dato l'esito dell'istologico di cocco....!!!!! beh non ci crederete ma questa massa non è un TUMORE maligno, bensi' un accumulo di aflatossine derivanti da mangimi non tenuti bene. che dirvi quando il medico me lo ha comunicato al telefono quasi non credevo a quello che mi stava dicendo! sprizzo gioia da tutti i pori e sono felicissima che il mio cocco vecchierello possa stare ancora con me e con la piccola samba!!!!!                    
  




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°°°°°°°******  COCCA+SAMBA  ******°°°°°°°
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Varie, inviato da Eli il 25 Ott 2007 nel topic: Caso Sophia

Ecco il risultato delle analisi dell'esame autoptico eseguito nel laboratorio Analisi mediche e biologiche Kabiol ( Direttore Dr. Costantino Kotopulos). Per corretezza nei confronti della persona alla quale ho consegnato il documento come fonte per la sua tesi di laurea non posso pubblicare il testo integralmente, ma solo la parte finale, che poi è quella che a noi interessa di più.
"Diagnosi: il decesso è imputabile a grave sindrome epatorenale secondaria a emolisi immunomediata, su quadro preesistente di gravissima epatopatia progressiva. la patologia primitiva va quindi cercata nel tereioramento della funzione epatica.
Commento: Il quadro potrebbe essere correlato alla presenza di un'infezione cronicizzata e diffusasi dal polmone agli altri organi. Il deterioramento della struttura epatica appare correlabile ad una alimentazione inadatta o all'ingestione protratta, in alcuni periodi della vita dell'animale, di alimento contaminato da afla-ocra tossine"

Perciò chi avesse sospettato ( e non lo biasimo visto le mie ultime vicende) che la causa della sua morte fosse stata determinata da me (in qualche modo) può rassicurarsi!
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
E questo è il link per l'argomento delle aflatossine nei croccantini:

http://www.canedellaprateria.it/for...ine-vt1854.html
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
...altro link sull'argomento: http://www.canedellaprateria.it/for...ibo-vt2950.html
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Chiunque trovi nel Forum altre citazioni sull'argomento e le voglia aggiungere qui è il benvenuto...
  



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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: Un Pericolo Da Non Sottovalutare 
 
una ricerca veramente molto dettagliata. complimenti anna, mi sono molto piu' chiari determinati punti. e grazie anche a Gena per la sua disponibilita'!!
  




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°°°°°°°****** SAMBA + VITTO\' ******°°°°°°°

****** Angel **CAROTA ** PUPA** CHANEL** COCCA** Angel *****
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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
l' argomento è indubbiamente molto importante. mi ha colpito la considerazione sulla diversità di clima tra noi e l'America. proprio la settimana scorsa mi è successo di trovare della muffa bianca in superficie nel terrario. ho cambiato tutto ! i nasetti sono all'esterno e questo inverno la pianura padana è una palude padana. il tempo è schifoso. sempre grigio. se non piove abbiamo la nebbia. loro con qsto tempo stanno molto nel nido e la terra la smuovono poco. non so se la muffa che ho trovato sia pericolosa o no. ma se non lo fanno loro, bisogna che io rivolti e muova tutto.di buono c'è che non portano il cibo fresco dentro il nido e non lo spargono in giro e fanno pipì solo in un posto. che bravi !!!
  




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Nasetto e Image Anacleto
sono sempre con noi, sotto l'ortensia bianca, il piccolo Burrasca, la coniglietta Trudi, il cdp Otto e i cicci Nasetto Rosa e Nasetto Nero Angel Wings
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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Grande Anna. Grazie!
  




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Sara

BERTA & BABE & PEPPA
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MAGGIE Angel Wings FIO Angel Wings TEO Angel Wings CIPPA Angel Wings ISY Angel Wings PINA Angel Wings GINA Angel Wings MAGGIE CE Angel Wings
MINA Angel Wings RINA Angel Wings NIO Angel Wings BIBI Angel Wings ALEX Angel Wings
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Messaggio Re: LE AFLATOSSINE: un pericolo da non sottovalutare 
 
Anna, sei micidiale: avevo letto la tua richiesta di divider e pubblicare qui il topic di Teino, e l'ho fatto... ma tu avevi già fatto MOLTO meglio!!!! Cancellaimo la copia sotto SALUTE generico?
  




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Guido e Cristina, con il ricordo della ineguagliabile Tea, del bravissimo Bubu e di Lilly, piccolo terremoto cro-cro e Lucilla, venuta dalla Sardegna, Sansone il Grande, tutti passati al di là del ponte, ed ora con Ketty figlia di Tea e Bubu, Ulisse nipote di Sansone e Lilly, la coppia Gerry e Gilda, Lulù ed l'ultimo arrivato Alan, il murmel enorme!
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