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Il parere viene espresso da un veterinario abilitato alla professione, esperto nel settore che collabora su base volontaristica con AICDP. Si specifica che i pareri vengono dati in via generale, al solo titolo di conoscenza e senza alcuna garanzia. La associazione non si assume alcuna responsabilità in merito. Gli utenti sono invitati,per i casi specifici, a rivolgersi ad un veterinario di fiducia.
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ANESTESIA
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Messaggio ANESTESIA 
 
DOMANDA:
"All’inizio dell’avventura,di molti di noi,con CDP o Citelli  l’unico metodo di anestesia che veniva consigliato era quello tramite la mascherina a gas,l’anestesia tramite iniezione era molto temuta tanto da fare optare molti di noi a cambiare studio veterinario nel caso venisse usata quest’ultima pratica per anestetizzare il proprio animaletto.
Penso che in questi ultimi anni gli studi di nuovi mix di farmaci per anestesia abbiano fatto molti passi avanti e ad oggi molti più veterinari utilizzano l’iniezione piuttosto che l’anestesia gassosa.
Per sentirci più tranquilli sarebbe interessante sapere la differenza fra i due metodi di anestesia oggi utilizzati per i nostri animali (gassosa  e con iniezione di farmaci),quali rischi comportano ,sia nell’immediato che per smaltire i farmaci assunti,ed infine in quali casi è consigliata l’una rispetto all’altra.
Grazie"


RISPOSTA:

"Buongiorno,
la domanda che mi pone è estremamente interessante anche se purtroppo non è possibile dare una risposta netta e definitiva, è come se io chiedessi se è meglio una Ferrari o una Rolls-Royce!
La risposta migliore in questo caso sarebbe “dipende da cosa devo fare”, e anche quando parliamo di anestesia e di roditori, la risposta è la stessa.
Le tecniche di anestesia gassosa (cioè somministrando miscele di gas anestetici e ossigeno tramite apparecchi chiamati vaporizzatori) offrono indubbi vantaggi che nei roditori diventano indispensabili per lavorare con adeguati livelli di sicurezza. L’anestesia gassosa permette di variare il piano anestesiologico (cioè di “alleggerire” o “approfondire” l’anestesia) in maniera rapida e sicura e i moderni gas utilizzati (isoflurano-sevoflurano) hanno un impatto minimo sul paziente (scarsissimi effetti collaterali), quindi sono indispensabili per mantenere un’anestesia di medio-lunga durata. Presentano, però alcuni svantaggi e il primo di tutti è che non hanno alcun potere analgesico. L’utilizzo dei soli gas, infatti, è vero che “fa dormire” il nostro piccolo amico ma non è in grado di eliminare la percezione del dolore e quindi di prevenire tutte le conseguenze fisiologiche e psichiche legate ad esso. Un’altra controindicazione è lo stress che provocano durante la somministrazione all’animale sveglio e contenuto forzatamente con la testa all’interno della mascherina per un tempo relativamente lungo (maggiore con isoflurano e minore con sevoflurano).  L’utilizzo di anestetici iniettabili (che sono moltissimi, alcuni più sicuri  e altri meno) invece permette di poter scegliere il protocollo più adatto al paziente e di fornire una corretta analgesia (ricordiamo come uno dei più importanti doveri di ogni Medico Veterinario sia quello di togliere la sofferenza ai propri pazienti!) provocando uno stress minimo legato al solo momento dell’iniezione. D’altro canto i farmaci iniettabili sono meno modulabili rispetto a quelli gassosi e tendono ad avere un maggior impatto sul metabolismo generale dell’animale (fegato e reni in primis).
Con le moderne tecniche di anestesia bilanciata si possono ottenere ottimi risultati associando farmaci iniettabili nelle fasi iniziali (sedazione) in modo da fornire analgesia e ridurre gli stress, farmaci gassosi per mantenere il paziente in anestesia (fase di mantenimento) e anestetici locali in modo da inibire gli stimoli dolorifici sul nascere permettendo di ridurre i dosaggi (e gli effetti collaterali) dei precedenti.
Come s’intuisce, quindi, la scelta del protocollo anestetico è strettamente legata alle procedure che si devono eseguire e alle condizioni del paziente e deve essere “cucita” su misura sui nostri piccoli amici e l’anestesista deve essere il sarto che confeziona quest’abito scegliendo ciò che è meglio in quella determinata situazione.
Per tornare al paragone motoristico, non è molto importante se guidiamo una Ferrari o una Rolls-Royce ma come la guidiamo..... sono convinto che Schumacher mi batterebbe anche con una cinquecento!!!!"

Igor Pellizzone Med.Vet.
Ambulatorio Veterinario Belvedere
Reggio Emilia


"Le varie discipline della medicina veterinaria fanno sempre più passi in avanti anche nel campo dei cosiddetti animali da compagnia non convenzionali. L'anestesia gassosa prevede la somministrazione di una miscela di ossigeno e gas anestetici (in particolare isofluorano o sevorano) inizialmente tramite una gabbia da induzione (una “scatola” di plastica trasparente) e successivamente tramite una mascherina. Il vantaggio di questo tipo di anestesia è senz'altro il fatto che sia modulabile (con una apposita rotella posta sull'apparecchio dell'anestesia è possibile alleggerire o approfondire il piano anestesiologico secondo la necessità) e che non richieda metabolizzazione ed eliminazione di farmaci da parte di fegato e/o reni e questo la rende particolarmente sicura in animali gravemente malati e debilitati. Uno dei principali svantaggi di questo tipo di anestesia è lo scarso potere analgesico. In caso di chirurgie dolorose (soprattutto quelle dentali), per ottenere un piano di anestesia sufficiente è necessario aumentare eccessivamente il dosaggio di anestetico gassoso, arrivando a livelli a volte “pericolosi” per l'animale. Da diverso tempo si utilizzano in realtà protocolli di anestesia cosiddetta bilanciata ed analgesia multimodale. In pratica si utilizzano dosi molto basse di diversi farmaci, ciascuno molto efficace nel fare il proprio “lavoro” specifico (ad esempio gli oppiacei come analgesici, gli anestetici locali per togliere sensibilità e dolore in un'area specifica, le benzodiazepine come tranquillanti, etc.) limitando di molto i potenziali effetti indesiderati di ciascuno. Solitamente viene comunque utilizzata anche l'anestesia gassosa, potendo mantenere delle percentuali di gas anestetici decisamente più basse e, quindi, più sicure. Ricapitolando l'anestesia gassosa utilizzata da sola rimane senz'altro la prima scelta per tutte le procedure brevi e poco dolorose (prelievi, radiografie, ecografie, biopsie cutanee, etc), mentre per tutte le altre procedure è più sicuro utilizzare una combinazione di anestesia iniettabile e gassosa. Infine bisogna ricordare un adagio in voga tra gli anestesisti: “Non esiste un protocollo anestesiologico sicuro, esistono solo anestesisti sicuri!”: rivolgetevi quindi sempre ad un veterinario di fiducia.
Massimo D'Acierno Med.Vet.
Clinica Veterinaria Turro
Milano

  




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